Autore: chiaravoce

  • L’importanza del respiro nel voiceover

    L’importanza del respiro nel voiceover

    Respirare è importante. Siamo tutti d’accordo, immagino. Anche perché, in caso contrario, saremmo morti.

     

    Tuttavia, quando si parla di registrazioni audio… Non è sempre così scontato.

    Soprattutto all’inizio della mia carriera, quando registravo passavo ore ed ore a cercare di eliminare la respirazione. Anche perché, diciamocelo, a volte sembravo Darth Vader pronto ad un’immersione in apnea, perché:
    • A volte rimanevo completamente senza fiato alla fine di una frase, e respiravo mooooolto intensamente
    • Non credevo che il respiro fosse importante all’interno delle  registrazioni audio.
    Insomma, visto che le respirazioni che facevo erano… particolarmente presenti, ero sinceramente convinta che la soluzione migliore fosse cancellare ogni loro singola traccia. Purtroppo però il risultato finale era particolarmente scadente, poco sentito, come se a parlare fosse un automa.
    Ma se anche chi si occupa di intelligenza artificiale sta cercando di ottenere una voce più realistica (puoi leggere qualcosa a riguardo qui), evidentemente la mia soluzione non era quella più efficace. Il respiro è infatti estremamente importante in tutte le tipologie di registrazioni audio, fatta esclusione forse degli spot e solo perché in questi bisogna veicolare il maggior numero di informazioni in 30 secondi.

     

    Siccome quando parli si sentono i respiri, questi dovrebbero sentirsi anche nella registrazione audio.

    Escludiamo quindi la cancellazione compulsiva di tutti i respiri (e risparmiamo anche un bel po’ di tempo dedicato alla post produzione).
    La soluzione al problema è a portata di mano. Per prima cosa, già affrontando il microfono da una posizione più rilassata, come può essere ad esempio una breve meditazione iniziale, aiuta il respiro a rallentare e a funzionare nel modo giusto.
    Un altro modo che può essere usato per ridurre lo stress, è quello di familiarizzare con la sceneggiatura e segnare i respiri, in modo da non essere presi in contropiede, e l’audio guadagnerà in naturalezza.

     

    Respiro ed altri rumori

    Il mio consiglio va ovviamente al mantenere la respirazione, ma questo non implica l’eliminare tutti gli altri rumori come schiocchi delle labbra e della lingua. Essere idratati a sufficienza può comunque aiutare a diminuire lo stress.
    Hai un testo che ha bisogno di essere rivitalizzato? Scrivici e daremo nuova vita ai tuoi video!
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  • Voiceover: cosa ci riserva il futuro?

    Voiceover: cosa ci riserva il futuro?

    Ultimamente le aziende stanno sviluppando sempre più l’intelligenza artificiale, basti pensare a Siri e Cortana, le assistenti intelligenti di Apple e Microsoft, o a Google Home o Amazon Echo (del quale sono stati recentemente richiesti i dati come prova per un’indagine per omicidio, potete trovare l’articolo qui).

     

    Questo non deve stupirti.

    E’ un po’ di tempo, in realtà, che accediamo alle informazioni utilizzando la voce anziché la tastiera o il touch screen. Probabilmente questa tendenza continuerà ad aumentare, fino a che la maggior parte delle nostre interazioni con la tecnologia avverranno attraverso la voce.
    Insomma siamo prossimi a vivere quel mondo che avevamo visto solo al cinema… Tra solo pochi anni il computer di Star Trek, Hal 9000 di 2001: Odissea nello spazio o l’assistente vocale Samantha di Her, potrebbero diventare realtà.

     

    Cosa ci rende tanto eccitati all’idea di utilizzare le intelligenze artificiali?

    Il motivo principale è probabilmente proprio il fatto che il dispositivo dà delle risposte vocali, ed abbiamo così l’impressione di interagire con una persona reale e non con una macchina. Per questo motivo il feedback vocale che riceviamo dovrebbe sembrare umano.
    Al momento, purtroppo, la risposta non è del tutto soddisfacente, almeno da questo punto di vista. Ad esempio Siri risponde alle tue richieste. Potrebbe rispondere in modi diversi alla stessa domanda, ma l’intonazione delle risposte suonerà sempre uguale. Le voci del servizio non hanno inflessioni (ed è comunque disponibile un’unica voce) ed è proprio questo che servirebbe a rendere l’esperienza più realistica.

     

    Questa potrebbe essere una strada percorribile dagli attori vocali

    Infatti, ogni volta che realizza un voiceover, l’artista opera dei cambiamenti, più o meno evidenti, più o meno consci, che rendono la registrazione unica. Ciò che potrebbe fare la programmazione dell’intelligenza artificiale, è rielaborare il linguaggio naturale delle tue registrazioni per creare risposte al volo, utilizzando come variabili anche il ritmo, il volume, il respiro e lo stress vocale.
    A questo punto, le diverse aziende potrebbero fare dei casting ed offrire a chi acquista il servizio voci diverse, offrendo al voiceover artist, invece di un pagamento una tantum, dei diritti ogni volta che il cliente finale decide di utilizzare la sua voce.

     

    Un’applicazione per il sociale

    Anche nel sociale ci si sta muovendo in questo senso, ad esempio per offrire un voiceover personale realizzato per chi ha difficoltà vocali di vario genere (basti pensare al compianto Stephen Hawking, che riusciva a comunicare tramite un sintetizzatore vocale).
    VocalID ad esempio è un’azienda che cerca di sostituire la voce sintetizzata con una con caratteristiche umane.
    Il futuro è già qui! Hai in mente l’utilizzo della voce per il tuo video o vuoi provare a migliorare la risposta di un sintetizzatore? Chiedici una consulenza gratuita per fugare ogni tuo dubbio!
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  • Cosa è meglio usare per registrare la voce? Home studio o professionale?

    Cosa è meglio usare per registrare la voce? Home studio o professionale?

    Hai finalmente trovato lo speaker dei tuoi sogni.
    Benissimo!
    Ora devi affrontare una questione fondamentale: dove fargli fare la registrazione della voce?

     

    Per questo hai due possibilità, affittare uno studio professionale o affidarti all’home studio del tuo artista.

    Eccoti nello specifico le differenze tra l’uno e l’altro, in modo da poterti supportare nella scelta.

     

    Lo studio professionale

    Lo studio professionale offre indubbiamente due grandi vantaggi:
    • L’insonorizzazione dello studio sarà probabilmente migliore rispetto a quella di uno studio domestico
    • Ci sarà una maggiore possibilità di scelta riguardo la tipologia di strumentazione da utilizzare
    Inoltre, lo speaker dovrà realizzare solo la registrazione della voce, e non si occuperà dell’editing: sarà il fonico ad occuparsene.
    Questa, a mio avviso è una lama a doppio taglio. Mi è capitato in più di un’occasione, registrando in studio, che il fonico (che doveva saperne certamente più di me) facesse un lavoro più superficiale rispetto a quello che avrei fatto io e che mi abbia tenuta in studio il doppio del tempo necessario per l’editing.
    Questo purtroppo si traduce in un costo doppio per il cliente, oltre al l’affitto dello studio.
    Detto questo, ho lavorato anche con molti fonici seri e attenti al corretto svolgimento del lavoro, velocissimi ed in gamba. Ciò che mi preme segnalare qui è che, a prescindere da tutto, il lavoro sarà svolto bene quanto le persone che se ne occupano.
    L’altro grande contro dello studio è che se ci sono delle modifiche da fare, queste difficilmente possono essere fatte al volo, ma si deve prendere un nuovo appuntamento con lo studio, che potrebbe essere disponibile anche dopo giorni o settimane.
    Quindi la lavorazione finale si farebbe attendere.
    In ogni caso, consiglio l’utilizzo dello studio per i progetti molto estesi:
    In questo modo l’artista potrebbe tranquillamente registrare mezza giornata mentre il fonico si occuperà di fare l’editing la restante mezza giornata.
    Inoltre, le revisioni possono avvenire di pari passo alla registrazione della voce, quindi mentre ad esempio si sta registrando il capitolo 2, il cliente può revisionare il primo, creando una sinergia nel lavoro.

     

    Lo studio domestico

    L’home studio è limitato nei mezzi rispetto allo studio professionale, ma spesso i risultati sono di ugualmente di ottima qualità.
    Lo speaker si occupa dell’editing in autonomia, quindi deve essere in grado di occuparsene. A volte ci sono speaker che credono di esserne capaci, ma non sempre questo rispecchia la verità.
    Inoltre deve avere una strumentazione di qualità, e queste variabili difficilmente emergono in modo chiaro da una presentazione… e a volte neanche dallo stesso demo, che tra le altre cose non è detto sia stato registrato nello stesso studio in cui verrà effettuato il lavoro.
    Di positivo c’è che, l’home studio abbatte decisamente i costi, non fosse altro perché si deve pagare una sola persona, e rendono tutto il procedimento veramente veloce (le modifiche si possono realizzare anche al volo).
    E’ quindi, a mio avviso, preferibile utilizzarlo per registrazioni brevi, quando si ha urgenza di avere il prodotto finito e si vogliono avere le modifiche in velocità e in generale si vuole gestire tutto il processo in modo più… smart.
    I nostri speaker dispongono tutti di un home studio, ma sono anche disponibili ad appoggiarsi a studi professionali qualora ce ne fosse la necessità.
    Hai già pensato se affidarti a uno studio domestico o a uno professionale? Richiedi una consuenza gratuita, e saremo felici di appianare ogni tuo dubbio!
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  • La gestione del tempo nello studio di registrazione

    La gestione del tempo nello studio di registrazione

    Prendo spunto dall’ultimo articolo per spiegarvi, un po’ più nel dettaglio, come gestiamo il flusso di lavoro nello studio di registrazione di ChiaraVoce.
    Per prima cosa, dividiamo i lavori in brevi (ad esempio gli spot o gli IVR), medi (alcuni e-learning e video aziendali) e lunghi (audiolibri, guide museali e così via).
    Quindi, per ogni lavoro, valutiamo una tempistica che tenga conto di possibili problematiche ed impedimenti, come ad esempio una breve malattia. Ecco perché molte volte la tua registrazione arriva prima del previsto!

     

    I lavori lunghi generalmente vengono conclusi nell’arco di un mese, quelli medi in una settimana e quelli brevi nel giro di qualche giorno.

    Questi sono ovviamente tempi di massima, per avere una valutazione specifica sul tuo progetto puoi richiederci una consulenza gratuita.
    Normalmente, lo speaker mette in coda i progetti nuovi, anche valutandone la durata. Quindi cercherà di avere non più di un progetto lungo al mese, uno medio a settimana e uno breve ogni 3 giorni.

     

    E se hai un’urgenza, cosa succede?

    I tempi sono definiti per lasciare lo spazio alle revisioni (che hanno la massima priorità) e alle urgenze, che vengono comunque valutate secondo fattibilità (per avere una buona registrazione la voce deve essere sufficientemente riposata, quindi non è pensabile di registrare un progetto da un mese in una sola settimana… Anche se lo studio di registrazione è libero!). D’altra parte, i progetti veramente urgenti sono di solito anche quelli più brevi, quindi siamo sempre riusciti ad accontentare tutti quanti. Questo anche grazie a una fantastica squadra di collaboratori!
    Sei pronto ad affidarci il tuo prossimo progetto? Contattaci subito per avere maggiori informazioni!
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  • Che caratteristiche deve avere il voiceover artist dei tuoi sogni?

    Che caratteristiche deve avere il voiceover artist dei tuoi sogni?

    Quando ti trovi davanti alla necessità di realizzare il tuo video, di qualunque tipologia esso si tratti, il tuo primo pensiero dovrebbe essere quello di trovare una voce adatta al tuo progetto.
    Il più delle volte si sceglie la variante che ci è stata proposta più vicina alle nostre aspettative, senza considerare che molte volte un artista può estendere il suo range vocale a sufficienza da abbracciare quasi tutte le varianti (esclusi, ovviamente, i cambi di sesso).

     

    Quali sono allora le caratteristiche da tenere a mente quando scegliete la voce per il vostro video?

     

    1- il tempo di risposta

    A volte l’artista da voi scelto potrebbe rispondere alle vostre richieste dopo molti giorni. Questa cosa è destinata a ripetersi nel tempo, anche quando dovrà consegnarvi i files o quando dovrebbe fare delle revisioni.
    Ricordate: se non mette il dovuto impegno quando si tratta di trovare un nuovo cliente cosa succederà quando gli chiederete una revisione?

     

    2- è fumoso riguardo le tempistiche di realizzazione

    Quando realizzate un audio, soprattutto se fa parte di un lavoro più grosso è che preveda una lavorazione da parte di una terza persona, c’è la necessità di avere delle scadenze chiare e precise da parte di tutti.
    Se l’artista ad esempio sa già di non essere a disposizione per un determinato periodo, non c’è nulla di male a farlo sapere.
    Allo stesso modo, il cliente dovrebbe definire chiaramente per quando si aspetta il lavoro completato: richieste del tipo “il prima possibile”, che spesso significano “per ieri”, mettono l’artista in serie difficoltà.
    Personalmente, qui a Chiara Voce organizziamo il tempo in modo da poter gestire anche le urgenze, che tuttavia sono gestite separatamente rispetto al normale accordo di lavoro. Per avere maggiori informazioni in merito, vi invito a controllare il mio prossimo articolo!

     

    3- Propone tariffe particolarmente vantaggiose, per poi fornire un audio scadente

    Di questo ho già parlato in un articolo precedente, e purtroppo tante volte l’unico modo per “scoprire” queste persone è quello di incapparci la prima (ed ultima) volta.
    Sono nel migliore dei casi artisti alle prime armi, nel peggiore chi preferisce incamerare lavori su lavori da svolgere velocemente e senza la cura e l’attenzione che vorreste da chi sta registrando la voce per il vostro video.
    Il modo più veloce per evitarli è quello di leggere le loro testimonianze e recensioni: le nostre le puoi trovare qui!
    Ora dovresti avere più chiare in mente le variabili da considerare, oltre alla voce, per vedere il tuo lavoro realizzato nel migliore dei modi.
    Sei pronto per realizzare il tuo prossimo prodotto? Richiedi una consulenza gratuita e scopri il metodo ChiaraVoce!
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  • Perché non ti conviene trovare un voiceover artist a budget ridotto

    Perché non ti conviene trovare un voiceover artist a budget ridotto

    Come ho già scritto in questo articolo, acquistando una registrazione vocale si acquistano una serie di competenze o strumentazioni alle quali normalmente non si da peso.
    Nonostante questo, in moltissime occasioni è proprio il budget per il voiceover ad essere tagliato.

     

    Se l’artista decide di effettuare il voiceover accettando un budget inferiore al giusto, dovrà limare qualche spesa. Questo andrà ad influire sulla qualità finale del prodotto.

    La prima e più ovvia conseguenza, riguarda le revisioni, che non saranno più fatte. La registrazione diventa “buona la prima” e dovrà essere accettata per com’è.
    Questo porta alla riduzione della rosa delle opzioni tra le quali scegliere. L’artista non si sentirà in dovere di trovare delle varianti, ma proporrà un’unica scelta, e si dedicherà a progetti più rispettosi delle sue competenze.
    Un altro modo in cui si vanno a limitare i costi, è la post produzione. Lo speaker consegnerà un file raw, privo quindi di editing. Questo dovrà essere effettuato dal committente, al costo di preziose ore di lavoro.
    Spesso lo speaker si dimostrerà poco collaborativo anche a livello personale, perché si sentirà poco valorizzato nel proprio lavoro.
    Inoltre, tutti i lavori sottopagati vengono automaticamente messi in coda a tutto il resto. Un artista non apre lo studio per un progetto risicato, ma effettuerà la registrazione in coda ad altri lavori, con la voce stanca e non al 100%.
    Qui a Chiara Voce mettiamo la qualità prima di tutto, e i nostri artisti sono abituati a lavorare al pieno delle forze, e a offrire il massimo ad ogni progetto.
    Se vuoi avere maggiori informazioni in merito, richiedi la tua consulenza gratuita!
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