Autore: chiaravoce

  • Buoni propositi per il 2021

    Buoni propositi per il 2021

    Siamo alla fine dell’anno, e questo è, generalmente, il momento in cui le persone fanno un bilancio dell’anno appena trascorso ed iniziano a scrivere i propri “buoni propositi”.
    Buoni propositi che, senza un buon piano e fondamenta solide, finiscono abbandonati dopo circa 15 giorni (e questa è una delle aspettative migliori).
    Questo accade perché il corpo umano è naturalmente predisposto a mantenersi nel proprio stato, nel bene e nel male.

    Quindi magari puoi anche avere delle ottime intenzioni, ma alla fine, se non saranno supportate da un lavoro costante, almeno fino ad avere stabilito una nuova zona di comfort migliore della precedente.

    Anche noi abbiamo scritto, per quest’anno, ii nostri buoni propositi.
    Questo ciò che vogliamo riuscire a portare a termine per quest’anno:
    • Migliorare il nostro blog, inserendo maggiori articoli che vi possano aiutare nello svolgimento del vostro lavoro
    • Migliorare il tempo di risposta è di esecuzione del lavoro
    • Aumentare il nostro staff, per potervi fornire un servizio diversificato ed in settori collaterali, come la preparazione del testo è la realizzazione del video

    Ovviamente il tutto migliorando la qualità globale del nostro servizio.

    Quali sono i tuoi buoni propositi?
    Realizzare una campagna migliore? Il vostro video di presentazione aziendale? La vostra formazione interna?
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  • Un dettaglio fuori posto e non sei più professionale!

    Un dettaglio fuori posto e non sei più professionale!

    Finalmente, la vostra sospirata vacanza al mare con pernottamento in un albergo a quattro stelle; vi sedete al tavolo del ristorante e già pregustate una bella cena internazionale. Il cameriere vi sorride e prende la vostra ordinazione; lo vedete sparire in cucina, e nell’attesa iniziate a mangiare qualche pezzo di pane.

    Venti minuti dopo il cameriere ritorna, e… vi chiede nuovamente cosa volete ordinare. State per chiedere spiegazioni, ma alla fine lasciate perdere e ordinate per la seconda volta. Passano altri venti minuti, il pane è finito, e di quell’acqua frizzante che avevate chiesto nemmeno l’ombra. Com’è possibile che un albergo così bello abbia assunto un ragazzo così poco professionale?

    Alla fine la cena arriva in tavola, ed è squisita, ma sicuramente vi verrà voglia di menzionare quel cameriere nella recensione che lascerete sul sito dell’hotel…

    Voce narrante: se è sbagliata, ti rovina tutto

    La mancanza di professionalità è un problema che può essere riscontrato in qualsiasi contesto, ma l’effetto è sempre lo stesso: rovina il risultato complessivo e lascia una cattiva impressione in grado di mettere in ombra anche gli aspetti positivi. Immaginatevi un video in cui le musiche, i costumi e la fotografia sono pressoché perfetti… ma poi immaginatevi una voce fuori campo sgraziata e stentata che magari non scandisce neanche bene le parole. Notereste solo quella, non è vero?

    A differenza di quanto si potrebbe essere portati a pensare, un dettaglio poco professionale non può essere messo in ombra da tutto il resto, anzi, è vero il contrario: se una voce professionale riesce a dare supporto al tuo materiale, una non perfetta è in grado da sola di mandare all’aria un video intero.

    Voce professionale: non la ottieni in un giorno

    Doppiare video non è un hobby da praticare nel tempo libero, o meglio: può esserlo, a patto che vi limitiate a doppiare video su YouTube coi vostri amici.

    Serve una formazione curata in ogni dettaglio, così da eliminare gli influssi dialettali e i difetti di dizione, ma non soltanto: ci vuole un buon ritmo di lettura e di respirazione, per evitare di mangiarsi le parole o di strascicarle. Durante la formazione, si viene seguiti dai veri professionisti del settore che possono fornire consigli preziosi e indicazioni che porteranno a raggiungere un’ottima padronanza della lingua: niente che si possa fare come completi autodidatti, insomma! Certo, seguire qualche corso può aiutare anche chi è completamente a digiuno dell’argomento, ma non ci si improvvisa professionisti da un giorno all’altro.

    Speakeraggio online straordinario e dove trovarlo

    A seconda delle vostre esigenze, non tutti i tipi di doppiaggio saranno adatti: potrebbe servirvi un audiotipo specifico, legato a quello che dovete sponsorizzare o raccontare.

    Uno spot pubblicitario non avrà la stessa cadenza di un audiolibro per bambini, così come il video promozionale di un servizio bancario richiederà un tono più brioso e deciso rispetto alla pubblicità di un prodotto per l’infanzia, che dovrà invece avere dei toni dolci e rassicuranti. Anche in questo caso, un semplice dettaglio come il tono di voce errato può rovinare completamente il risultato finale: immaginatevi lo spot di una moto con un voice over troppo calmo e tranquillo: sarebbe poco convincente, no?

     

    È facile sapere “cosa” si vuole senza avere la minima idea di “come” lo si vuole, ed è per questo che è meglio commissionare il vostro lavoro di doppiaggio a qualcuno che sa dove mettere le mani (anzi, la voce).

    Internet è una fonte inesauribile di risorse: se vi serve una voce professionale per doppiare un video, chiedete subito una consulenza gratuita e lasciate fare a chi di voce se ne intende per davvero, così che il vostro progetto finito non abbia nemmeno un dettaglio fuori posto.

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  • Influssi dialettali nel mio doppiaggio video? No, grazie!

    Influssi dialettali nel mio doppiaggio video? No, grazie!

    State lavorando al computer ormai da ore, e forse è il caso di prendersi una piccola pausa. Improvvisamente vi torna in mente quella splendida scena de Il silenzio degli innocenti in cui la protagonista, Clarice Starling, conosce di persona lo psichiatra Hannibal Lecter. Adesso vi è venuta una gran voglia di rivedere il film per intero, ma oggi non ne avete proprio il tempo; meglio fare una rapida ricerca su YouTube e guardare solo la clip contenente quella scena.

    Cliccate sul primo video della lista (in fondo uno vale l’altro, no?) e iniziate ad ascoltare, ma… qualcosa non torna. Le voci vi sembrano un po’ diverse da come le ricordate, e soprattutto: Clarice ce l’ha sempre avuta quella C aspirata?

    Dopo 30 secondi non ne potete più: mettete il video in pausa e date un’occhiata ai commenti sotto il video; solo allora capite che si trattava di un fandub.

    Fandub e doppiaggio video: ok, ma solo per divertimento

    Per fandub si intende un doppiaggio video (dub) amatoriale realizzato da ragazzi che cercano di imitare le voci dei loro personaggi preferiti (di cui sono, appunto, fan). Nella maggior parte dei casi, i fundubber si concentrano sul doppiaggio di serie televisive e cartoni animati privi di un adattamento italiano; altre volte, invece, si mettono a ridoppiare delle scene famose per il puro divertimento personale. Il fundubber medio è molto giovane e non ha alcun tipo di preparazione professionale, ma si diverte a doppiare video per passione e senza scopi di lucro, magari insieme ad altri amici nelle medesime condizioni.

    Lo stampo amatoriale del fandubbing fa sì che il doppiaggio video possa presentare varie imperfezioni più o meno marcate: microfoni di scarsa qualità, rumori ambientali e difetti di dizione, ma soprattutto influssi dialettali.

     

    Qualunque sia la propria regione di provenienza, tutti si portano dietro un retaggio culturale fatto di termini che non trovano uso al di fuori di una determinata zona, ma anche di vocali e consonanti pronunciate in modo diverso da quello imposto dall’italiano standard; basti pensare alla celebre gorgia toscana per la quale una C posta tra due vocali viene pronunciata come H.

    È possibile liberarsi degli influssi dialettali?

    Nella vita quotidiana gli influssi dialettali non sono d’intralcio, soprattutto quando non sono troppo marcati, ma se si parla di doppiaggio video il discorso cambia drasticamente: a meno che il video da doppiare non sia ambientato nella Toscana rinascimentale o nella Sicilia di Giovanni Verga, un doppiaggio ben fatto non deve mostrare alcun tipo di cadenza dialettale.

    I fundubber, pur avendo una voce professionale, non si pongono questo problema: in fondo i loro doppiaggi sono dedicati a un pubblico di giovani appassionati che non si fanno certo scoraggiare da una parola pronunciata nel modo sbagliato. Se però confrontiamo uno di questi doppiaggi amatoriali con la sua versione ufficiale, la differenza tra il dilettante e il professionista diventa immediatamente evidente anche per i non addetti ai lavori. L’utente medio è perfettamente in grado di percepire gli effetti di un doppiaggio mal fatto; alcuni difetti nel settaggio del microfono potrebbero non inficiare troppo la qualità complessiva del prodotto, ma la cadenza dialettale sbagliata ci riesce eccome.

    Eliminare ogni influsso dalla propria dizione non è impossibile: ci sono molti esercizi studiati appositamente per raggiungere questo risultato. Riuscire nell’intento richiede però dei lunghi mesi di studio che, da soli, non renderebbero comunque la vostra voce adatta a registrare un voice over italiano professionale. Dovreste anche imparare a usare correttamente le pause, a scandire bene le parole e a respirare nella maniera corretta: tutte cose che richiedono anni di apprendimento.

     

    Se non avete così tanto tempo a disposizione, la soluzione è semplicissima: basta chiedere una consulenza gratuita! Fate subito la vostra richiesta e verrete ricontattati a breve da un professionista in grado di tenere ben nascosta la sua relazione clandestina con il dialetto regionale. Insieme potrete decidere come è meglio muoversi in base alle vostre esigenze, e il tutto senza nemmeno una C fuori posto!

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  • Di quanto tempo hai bisogno per preparare la registrazione di uno spot, se non sei un professionista?

    Di quanto tempo hai bisogno per preparare la registrazione di uno spot, se non sei un professionista?

    Ho iniziato da poco a collaborare con uno studio americano per la registrazione degli spot che passeranno su Alexa.

    Sono ovviamente orgogliosa e felice di collaborare con un cliente tanto prestigioso, e prendo spunto da questo nuovo lavoro per farti intravedere com’è la vita di un VoiceOver Artist professionista.

    La consegna degli script

    In questo caso gli script mi sono stati consegnati la sera prima, quindi ho avuto circa 24 ore (comprese quelle di sonno) per prepararli.
    Sembra pochissimo, non è vero?

    Insomma, immaginate di avere un foglio davanti e di doverlo recitare alla perfezione per il giorno dopo.

    Sembra quasi impossibile.

    In realtà per me il tempo per prepararli è stato più che sufficiente.

    Anche perché ci sono state volte in cui, per cambi all’ultimo minuto, ho dovuto effettuare la registrazione dello spot direttamente, senza neanche il tempo di fare una prima lettura, e di segnarmi pause e intonazioni.

    In alcuni casi mi sono state fatte delle richieste di variazione al volo, perché il testo parlato suonava in modo completamente diverso da quello scritto.

    Il VoiceOver Artist professionista, infatti, sa perfettamente cosa fare e non va per tentativi.

    Quello che fa la differenza e che mi permette di essere reattiva nel minor tempo possibile, rispetto a chi invece è alle prime armi, sta nel fatto che io so esattamente dove andare a lavorare per avere un risultato ottimale, anche quando ho pochissimo tempo a disposizione. (il che non vuol dire che mi piaccia lavorare in questo modo, preferisco sempre avere un po’ di tempo per curare tutti i dettagli).

    I diversi mood

    Quattro testi, lo stesso audiotipo, ma quattro diversi stili.

    Gli spot, infatti, devono essere vicini all’ascoltatore, per empatizzare con lui. E se ci pensi, anche tu durante l’arco della giornata puoi essere assonnato, energico o arrabbiato… ma la tua voce resta sempre la stessa. Quello che cambia è il modo in cui la utilizzi, e di conseguenza quello che percepiscono gli altri di te.

    Il mio lavoro è lo stesso. Far passare l’idea di essere stanca, piena di energie o pronta a spaccare il mondo… Magari registrando uno spot di soli 30 secondi.

    Ma non è neanche questa la difficoltà.

    La difficoltà avviene quando sei magari molto stanco, e devi riuscire a tirare fuori tutta la tua grinta. Ma tu sei stanco. Quindi devi in qualche modo nascondere come ti senti veramente, e far emergere la voce briosa che ti serve.

    Queste cose un VoiceOver Artist professionista le fa automaticamente, senza neanche pensarci.

    Chi invece non è abituato… Troverà molto semplice entrare nell’umore che ha in quel momento, ma con la ripetizione lo fisserà ancora di più nella sua mente.
    E realizzare qualcosa di diverso subito dopo sarà uno scoglio quasi insormontabile. Insomma, chi ha la forza di essere brillante e piacevole, quando fino a letteralmente 30 secondi prima era arrabbiato?

    Insomma, già affrontare questi due piccoli aspetti di una registrazione si potrebbero rivelare degli scogli insormontabili. E sono soltanto la punta dell’iceberg!

    Ad esempio, potresti trovarti nella situazione di dover fare 4 spot con quattro mood diversi nel giro di un’ora, come ho fatto in questo caso specifico. Ed è qui che inizia la parte divertente (per me), ma magari… più frustrante per chi non è abituato a farlo!

     

    Se vuoi approfondire e sapere di più su come possiamo aiutarti a rendere il processo più facile e snello, richiedi subito la tua consulenza gratuita, e saremo pronti ad aiutarti.

     

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  • Non ti piace la tua voce registrata? Ecco perché!

    Non ti piace la tua voce registrata? Ecco perché!

     

    Avete bisogno di una registrazione audio in cui una voce narrante legga per voi un copione che avete scritto con la massima cura. Dopo le prime riflessioni, potrebbe venirvi in mente che in fondo potete farcela da soli. Che sarà mai leggere un copione ad alta voce? O forse non è così facile come si potrebbe pensare. Vediamo insieme la differenza tra un lavoro fatto da soli e uno svolto da un professionista!

    Vi arriva un messaggio esageratamente lungo sul telefono; lo scorrete velocemente, ma non avete proprio voglia di perdere dei minuti interi per digitare una risposta.

    “Ma sì, mandiamo un vocale!” pensate voi, iniziando a registrare.

    Chiacchierate allegri col vostro telefono per una trentina di secondi e, prima ancora che il destinatario possa ascoltare, avete già iniziato a risentire la vostra voce.

    “Oh, caspita!” pensate.

    “È davvero questa la mia voce?”

     

    Il risultato del microfono integrato nello smartphone non è certo paragonabile a quello dei microfoni professionali; se a questo sommiamo eventuali rumori ambientali, è chiaro che la voce registrata discosti di parecchio da quella che crediamo essere la nostra voce dal vivo.

    Lasciamo da parte il telefono, coi suoi sistemi di messaggistica istantanea capaci di rovinare anche la voce più melodiosa, e cerchiamo di usare un microfono degno di questo nome. Proviamo pure a chiuderci in una stanza dalla quale non si sentano rumori di sottofondo; un ambiente ideale grazie al quale otterrete una registrazione perfetta, giusto?

    Vi concedo un paio di cuffie da inserire nel microfono, in modo da risentire la vostra voce in tempo reale mentre registrate. Tempo due secondi, e tornerete a chiedervi: “Ma davvero io parlo così?”

    La voce registrata in questo modo somiglia molto a quello che sentono gli altri mentre parlate,

     

    perché riproduce in maniera fedele il suono della vostra voce mentre attraversa l’aria. La percepite diversa semplicemente perché non ci sono di mezzo i tessuti della laringe e le ossa del cranio. Eppure, nonostante l’assenza di rumori di fondo e l’attrezzatura professionale, il risultato finale continua a non piacervi… come mai?

    Al di là dei fattori meramente psicologici dovuti al fatto che non riconoscete quella voce come vostra, la realtà è che tutti i piccoli difetti a cui non avete mai prestato attenzione sono finalmente usciti allo scoperto.

    Ce l’avete sempre avuta quella leggerissima lisca? Davvero si sente così tanto quando prendete fiato?

    Sì, se non siete abituati a parlare per lavoro.

     

    Nella vita di tutti i giorni questi problemi non pesano, ma provate a registrare un intero capitolo di un audiolibro e andate a riascoltarlo: non ci siamo proprio, vero?

    Quest’effetto approssimativo che avete ottenuto nonostante l’equipaggiamento professionale è dovuto alla mancanza di un’istruzione a riguardo; è l’equivalente vocale di consegnare uno Stradivari a un bambino di sei anni chiedendogli di suonare. Lui suonerà, certo, ma non come un professionista che studia il violino da vent’anni.

    La maggior parte delle persone convive tranquillamente coi propri difettucci di dizione e con gli influssi dialettali; fanno parte di noi e ci rendono riconoscibili quando rispondiamo al telefono. Volete registrare un video buffo coi vostri amici per riderne tutti insieme? Nessun problema; attrezzatura mediocre e voce stentata non inficeranno il divertimento.

    Il discorso però cambia se avete in mente di usare la vostra voce per uno spot, un doppiaggio o una registrazione che dovrà essere ascoltata da dei potenziali clienti; in questo caso, i difetti non sono ammessi, neanche minimi; in questi casi, è meglio evitare il fai da te e ricorrere al lavoro di un doppiatore.

    I social media, le pubblicità e i network dedicati all’intrattenimento hanno abituato il pubblico a considerare standard la qualità che un tempo sarebbe stata giudicata alta

    .
    Dietro a quella qualità si nascondono anni di studio per imparare dizione, respirazione, ritmo, e tutti quei dettagli che sommati formano la vera e propria professionalità, in grado di produrre dei risultati veramente competitivi.

     

    Vi serve un doppiatore esperto ma vi siete appena resi conto che voi, purtroppo, non lo siete? Chiedere una consulenza gratuita non costa nulla (letteralmente): fate subito la vostra domanda, e verrete ricontattati da un esperto che non vede l’ora di prestarvi la sua voce!

     

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  • Ooops I did it again: Come la traduzione in italiano può sputtanare il timing del vostro video

    Ooops I did it again: Come la traduzione in italiano può sputtanare il timing del vostro video

    Ho lavorato recentemente per un’azienda americana che aveva bisogno di trasformare un video già esistente in lingua inglese, in italiano. Lo script da registrare era la traduzione in italiano del video originale.

    Mi arriva lo script, comprensivo di timing. Noto che i tempi sono serratissimi, ma ho fiducia: avranno considerato sicuramente il fatto che la traduzione dall’inglese ad una lingua articolata come l’italiano non può essere letterale, perché in una frase standard occorrono molte più parole.

    E invece… le ultime parole famose.

    Pur correndo come una matta, anche a discapito della modulazione, non riuscivo a stare dentro i tempi richiesti.

    Ho quindi dovuto alzare bandiera bianca, e richiedere al cliente un nuovo testo.

    Una frase standard in italiano, infatti, ha circa il 20% di lettere in più rispetto all’equivalente inglese e, per rientrare nello stesso minutaglie, dovrà essere necessariamente riformulata.

    Molte volte purtroppo il cliente non è a conoscenza di questa differenza, e finisce con il perdere tempo tempo, soldi ed energia.

    In questo caso, infatti, il cliente ha dovuto realizzare un secondo script, ma anche avere l’audio richiesto in ritardo e dover pagare il doppio del tempo di studio e registrazione.

    Per fortuna, ci sono due strade per ovviare a questa situazione: la prima, è quella di sottoporre il testo allo speaker solo quando si è sicuri al 100% che sia il testo definitivo (meglio un po’ più corto, in modo che si possa giocare con le pause, che troppo lungo). Oppure contattaci e ti aiuteremo ad avere il testo migliore per il vostro video.

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