Autore: chiaravoce

  • Tradurre un video dall’inglese (o da un’altra lingua) all’italiano: a quali problemi vai incontro?

    Tradurre un video dall’inglese (o da un’altra lingua) all’italiano: a quali problemi vai incontro?

    In diverse occasioni ho dovuto registrare l’audio per un video che era già stato realizzato in un’altra lingua (in genere l’inglese).
    L’idea alla base è ottima: il video è già stato fatto, e bisogna solo montarci un nuovo testo, risparmiando tempo, soldi e fatica.
    Nel tradurre un video in italiano bisogna in ogni caso stare molto attenti ed evitare alcune trappole che possono portare ad una serie infinita di revisioni, con tutto ciò che ne compete.

     

    1. Il testo viene tradotto da una persona non madrelingua italiana

    Immagino la tua espressione: se una persona conosce alla perfezione entrambe le lingue, dov’è il problema?
    Nel tradurre un video in italiano il più delle volte non si tiene conto del modo di pensare e di formulare frasi nella lingua di destinazione. Quindi, a meno di un genio delle lingue (che, per quanto pochi, esistono) la traduzione zoppicherà un pochino.
    Le parole si incespicheranno nella lingua del voiceover artist, che inizierà a chiedersi: “perché è stato tradotto così quando è più (semplice, colloquiale, pertinente al testo) in un modo diverso?
    A volte accade anche di peggio. Recentemente ho lavorato ad un audio che parlava di “gamers and gamblers”, che possiamo tradurre con “giocatori e scommettitori”. Il traduttore però, ha deciso di tradurlo con… “giocatori e giocatori”.
    Sicuramente si è trattato di una traduzione superficiale, ed ho utilizzato di proposito un caso limite ma puoi trovare problemi simili in ogni frase.

     

    2. Il cliente non spiega che lingua utilizzare per le abbreviazioni e, più in generale, per i nomi stranieri

    A volte nel tradurre un video in italiano il committente dà per scontato l’effetto finale, e questo lascia il voiceover artist con una bella gatta da pelare.
    Un esempio su tutti: HR. Ormai è accettato che si debba pronunciare all’inglese. Il dettaglio è che ho trovato questa abbreviazione durante la realizzazione di una segreteria telefonica, in cui NON SI PUO’ sapere chi sia la persona all’altro capo del telefono.
    In questo caso, un italianissimo “Risorse umane”, a mio avviso sarebbe stato la scelta migliore.
    In ogni caso, il cliente dovrebbe considerare che lo speaker, in genere, è disponibile ad effettuare revisioni gratuite solo se l’errore è imputabile a lui (ad esempio: in questo punto la parola si sente male, oppure si era concordato per un mood diverso).
    Se è il committente ad aver deciso di cambiare lo script la nuova revisione sarà a pagamento, anche per evitare spiacevoli inconvenienti, come un cliente indeciso che continua a farsi registrare gratuitamente cento prove diverse. Quindi, maggiore sarà la cura nel preparare il testo, minori le possibilità di dover affrontare spese extra, o di avere il proprio audio consegnato in ritardo. In questo modo la traduzione in italiano del vostro video filerà liscia come l’olio.

     

    3. La lunghezza delle parole per dire la stessa cosa potrebbe essere differente

    Questo è un punto FONDAMENTALE da tenere in considerazione.
    Spesso ho lavorato su dei video già esistenti ed il lavoro è stato estremamente complicato. Infatti, con tutta la buona volontà del mondo, riuscire a mantenere un timing preciso è quasi impossible.

     

    La stessa frase, infatti, in italiano potrebbe essere lunga anche il doppio.

    Quindi, se devi tradurre un video in italiano partendo da un originale in inglese e non disponi di pause sufficientemente lunghe tra una frase e l’altra che possano essere riempita dal testo nella seconda lingua, il mio consiglio è di riscrivere completamente il testo, riassumendo i concetti in modo di massimizzarne il valore.
    Anche perché l’alternativa è uno speaker che corre come un matto per stare dietro al timing, e di conseguenza tutte le altre variabili interpretative saranno ridotte, a cominciare dalle pause di espressioni.
    Contattaci ed i nostri consulenti saranno pronti ad aiutarti sia per la traduzione che per lo speakeraggio del tuo video professionale!
    [siteorigin_widget class=”MC4WP_Form_Widget”][/siteorigin_widget]
    [siteorigin_widget class=”FT_Widget_CTA”][/siteorigin_widget]
  • Usare le voci narranti nell’e-learning

    Usare le voci narranti nell’e-learning

    Il più delle volte i prodotti di e-learning cercano di trasmettere il maggior numero di concetti possibile, mantenendo una struttura in qualche modo… scolastica.
    Con scolastica, intendo che la voce, o le voci narranti propongono le informazioni a compartimenti stagni, mantenendo il focus nelle informazioni stesse.

     

    E come pensare a qualcosa di diverso? L’e-learning esiste proprio per istruire delle persone!

    Verissimo. La cosa da considerare, però, è che l’attenzione in queste situazioni crolla a picco. I discenti si sentono riportati ai tempi della scuola, e la scuola spesso non riserva ricordi molto positivi.
    In questi casi, c’è il rischio che l’utente svolga il programma controvoglia, con poca attenzione e che se ne dimentichi dopo pochissimo tempo.
    Questo, in senso più ampio, si traduce in uno spreco di risorse da parte dell’azienda, perché l’obiettivo della formazione in questo modo non viene raggiunto.
    Per avere un apprendimento efficace e che rimanga alle persone per sempre, la soluzione è quella di strutturare il percorso come se fosse un avventura, utilizzando le voci narranti sia per le descrizioni sia caratterizzando i personaggi (pur senza perdere di vista lo scopo finale) e creando una storia interessante che funga da filo conduttore per la formazione.
    Se poi si riesce ad aggiungere la gamification, cioè il rendere l’esperienza addirittura più coinvolgente tramite giochi e premi (possono anche essere semplicemente dei badge, non servono premi fisici), il gioco è fatto.
    Una struttura di questo tipo la si può creare all’interno di qualsiasi azienda e progetto, quindi non temere: anche se devi creare una storia per spiegare temi come la sicurezza, puoi sempre trovare il modo di spiegarla attraverso uno o più personaggi, che non con la semplice narrazione.
    E se non sai proprio da che parte iniziare… Perché non provi con il nostro percorso guidato?
    [siteorigin_widget class=”MC4WP_Form_Widget”][/siteorigin_widget]
    [siteorigin_widget class=”FT_Widget_CTA”][/siteorigin_widget]
  • Canali di accesso alle informazioni per l’apprendimento

    Canali di accesso alle informazioni per l’apprendimento

    Ti sarai sicuramente reso conto che le persone hanno diversi canali di apprendimento.
    Le modalità si possono riassumere in quattro diversi tipologie:
    • Visivo Verbale
    • Visivo Non Verbale
    • Uditivo
    • Cinestesico
    Il visivo verbale è un qualsiasi testo scritto, di qualsiasi tipologia esso sia (letterario e numerico).
    Il visivo non verbale riguarda qualsiasi immagine o video, priva di testo scritto.
    L’uditivo è tutto ciò che sentiamo, ad esempio un podcast, ma anche una canzone può essere utilizzata per aiutare l’apprendimento.
    Il cinestesico è il metodo di apprendimento che avviene attraverso il corpo fisico. Imparare facendo, ma anche camminare mentre si ripete.
    Ovviamente, il responsabile della formazione in azienda non può sapere a priori di quale possa essere il metodo di apprendimento preferito dai suoi impiegati, e soprattutto anche tra di loro potrebbero esserci differenze anche sostanziali.
    Ma anche a questo c’è una soluzione.

     

    L’apprendimento diversificato

    L’apprendimento diversificato consiste il cercare di inserire, all’interno del progetto di e-learning, il maggior numero di canali di accesso possibili.
    Tralasciando per il momento il cinestesico, che entrerà in gioco nel momento in cui si dovrà applicare il materiale appreso (anche se in certi casi si possono svolgere dei giochi di ruoli a scopo formativo), il video  il modo più semplice per integrare la modalità visiva (verbale e non verbale) e quella uditiva.
    Per questo io consiglio, per i vostri progetti di e-learning, di affidarvi a questo strumento potentissimo, ovviamente trattando con cura ognuno di questi aspetti.
    Se siete in difficoltà e non sapete come rendere al meglio l’audio per il vostro progetto, o avete qualche perplessità, contattaci e ti aiuteremo nel miglior modo possibile!
    [siteorigin_widget class=”MC4WP_Form_Widget”][/siteorigin_widget]
    [siteorigin_widget class=”FT_Widget_CTA”][/siteorigin_widget]
  • Audioguide dei musei: perché sono così noiose?

    Audioguide dei musei: perché sono così noiose?

    Alzi la mano chi, in un museo, ha preso almeno una volta le audioguide.
    Praticamente tutti.
    Ma in quanti l’hanno presa una seconda, e una terza volta?
    Molti, molti meno.
    Questo perché le audioguide, il più delle volte, sono di una noia mortale.
    E se sono noiose per me, che sono appassionata d’arte, figuriamoci per chi magari ha solo un interesse blando.
    Qual è quindi il problema delle audioguide?

     

    Si rivolgono al pubblico sbagliato

    Il più delle volte le guide danno tantissime nozioni sull’oggetto (o la sala) descritti. Quasi come se l’ascoltatore fosse uno studioso.
    Tuttavia, gli studiosi che prendono un’audioguida per saperne di più sono veramente pochi (se ce ne sono), mentre la stragrande maggioranza degli ascoltatori, invece è formata da amatori alle prime armi e ragazzini, che vogliono un altro tipo di esperienza.

     

    L’audio è documentaristico

    Conseguenza diretta della serie di nozioni che vengono impartite, è il tono documentaristico dell’audio.
    Non che ci sia nulla di male nel genere documentaristico, che anzi spesso può avere diverse variazioni. Tuttavia, le audioguide vengono realizzate in modo piuttosto monocorde, senza movimento.
    Questo come effetto ha quello di non coinvolgere l’ascoltatore, che si annoierà molto presto.

     

    Trattano veramente troppe opere

    Mettendomi nei panni del curatore di un museo, posso facilmente capire come, per lui, tutte le opere siano ugualmente importanti.
    Nei musei, infatti, ci sono interi magazzini colmi di reperti che non hanno trovato posto nell’esposizione, e quelli presentati sono assolutamente il meglio del meglio.
    Quindi già selezionare solo un paio di opere per sala può essere difficoltoso e in qualche modo ingiusto.
    Sfortunatamente, il pubblico non ha tutte queste informazioni, e il tempo di ascolto richiesto può diventare facilmente uno scoglio insormontabile.
    Ho quindi due consigli per te:
    • in fase di scrittura, limita le opere ad un massimo di due per sala, con un’esposizione breve e di alcuni minuti. Le persone preferiscono in ogni caso ascoltare qualcosa a cui gli è più facile rapportarsi, quindi meglio inserire qualche nota di costume in più, piuttosto che limitarsi al mero nozionismo.
    • In fase di registrazione, muovi di più il testo (dovrebbe essere semplice se sei aiutato dal testo… Ma in ogni caso, cerca di farlo il più possibile!)
    Se ancora ti sembra che le tue audioguide suonino piatte, il nostro staff potrà aiutarti anche nella creazione di testi maggiormente fruibili, e sostenerti nella realizzazione audio. Richiedi subito la tua consulenza gratuita!
    [siteorigin_widget class=”MC4WP_Form_Widget”][/siteorigin_widget]
    [siteorigin_widget class=”FT_Widget_CTA”][/siteorigin_widget]
  • L’importanza dell’e-learning nelle startup

    L’importanza dell’e-learning nelle startup

    Ci sono certi ambiti in cui l’insegnamento in e-learning è più importante rispetto ad altri.
    In alcuni, invece è proprio fondamentale.

     

    Uno di questi è il mondo delle startup

    Questo avviene per diversi motivi, vediamoli assieme:
    1. Il mondo delle start up sfrutta l’onda delle nuove tecnologie per proporre i propri servizi. Sarebbe quindi strano, se non addirittura ridicolo se la loro formazione interna si svolgesse tramite grandi manuali cartacei e non con insegnamento e-Learning.
      Allo stesso modo, la formazione esterna ai nuovi clienti non può avvenire in modo sconnesso dalle nuove tecnologie, perché questo lascerebbe il cliente nei dubbio: “perché si dichiarano ipertecnologici e poi mi illustrano le funzionalità in modo obsoleto?”
    2. Il video, oltre ad offrire la possibilità di una formazione su due canali, visivo e auditivo, è un modo molto più smart di passare le informazioni, che vengono già preselezionate a monte e viene trasmesso solo l’essenziale, coadiuvato da un audio volto a stimolare il discente e supportati dalle immagini.

    Purtroppo, generalmente per problemi di budget, anche se si decide di realizzare un video illustrativo spesso si finisce a:

    • Realizzare il voiceover del video in autonomia, dimenticandosi dei propri problemi di dizione o senza considerare la propria scarsa esperienza. Potete trovare maggiori informazioni riguardo a queste problematiche in questo post.
    • Farlo eseguire da un sintetizzatore vocale, finendo ad avere un risultato freddo che non aiuta ad attirare e mantenere i clienti interessati.
    Mi rendo conto che rivolgersi a un professionista possa essere costoso e potresti avere paura di spendere molti soldi senza avere il risultato che desideri. Per fugare ogni tuo dubbio puoi richiederci una consulenza gratuita e verificare se il nostro servizio funziona per te!
    [siteorigin_widget class=”MC4WP_Form_Widget”][/siteorigin_widget]
    [siteorigin_widget class=”FT_Widget_CTA”][/siteorigin_widget]
  • I molteplici utilizzi dell’e-learning

    I molteplici utilizzi dell’e-learning

    Con l’avvento delle nuove tecnologie, è presto emersa la possibilità per l’apprendimento online.
    Questo offre due possibilità:

     

    La prima riguarda chi ama apprendere cose nuove da solo

    Possiamo partire dai corsi di lingue (ci sono app come Duolingo o Babel che offrono servizi di base di questo tipo), e arrivare un po’ a qualsiasi cosa, dal creare un sito internet al corso di cucina, dal migliorare le performance sportive ai tutorial per trucco e parrucco.

     

    La seconda possibilità per utilizzare l’apprendimento online, invece, coinvolge la formazione interna alle aziende

    Dal corso di base per la sicurezza, alla presentazione di nuovi prodotti ai venditori, alla formazione specifica sulle strategie di vendita. Solo alcuni ambiti pratici (ad esempio le tecniche di pronto soccorso) sono forzati a mantenere la formazione in aula!

     

    L’apprendimento online può avvenire in diversi modi

    • ebook e testi scritti
    • audio e podcast
    • video
    E ognuno di questi ha vantaggi e svantaggi. Vediamoli assieme:

     

    Ebook e altri testi scritti

    Gli ebook, rispetto alle altre modalità, sembrano offrire solo svantaggi: se non letti al computer rischiando di affaticare la vista vanno stampati, senza avere però il vantaggio del formato rappresentato dal libro. L’avvento degli ebook reader, come il kindle, hanno un po’ risolto il problema, perché i loro schermi affaticano meno gli occhi, ma non hanno ancora trovato un favore diffuso.
    Tuttavia, hanno un indubbio vantaggio: la possibilità di saltare le parti meno interessanti, che non ci riguardano o già conosciute, senza troppi problemi.

     

    Audio e podcast

    I file audio e i podcast, trovano la loro maggiore utilità durante i lunghi viaggi in macchina (ma anche in treno o in momenti in cui non si può restare materialmente con un libro in mano o davanti al computer).
    Un altro loro utilizzo è, ad esempio, nelle meditazioni guidate.

     

    Video di apprendimento

    è con i video, tuttavia, che lo studente può avere una visione completa.
    Prendiamo ad esempio la differenza che c’è tra un libro di storia e un documentario di Alberto Angela.
    Vedere, anche se a volte non dal vivo, le costruzioni, gli oggetti, le interazioni di cui si sta parlando, crea in noi una connessione fortissima, e saremo più in grado di ricordare le cose. Questi video hanno, tuttavia, la necessità di essere supportati dall’audio.
    Non basta infatti avere un testo sovraimpresso, ma avremo un’esperienza più completa se ci vengono proposti contemporaneamente audio e video.
    Viene utilizzato nell’apprendimento a tutto tondo, sia con video interattivi, sia di semplice spiegazione. Possono essere utilizzati sia nelle scuole, che nei corsi di lingue, che per apprendere metodologie specifiche come possono essere i corsi sulle procedure di sicurezza.
    Se hai bisogno di consigli per sapere come realizzare l’audio perfetto per il tuo video o il tuo podcast, richiedi subito la tua consulenza gratuita!
    [siteorigin_widget class=”MC4WP_Form_Widget”][/siteorigin_widget]
    [siteorigin_widget class=”FT_Widget_CTA”][/siteorigin_widget]